Altra spettacolare eruzione dell’Etna.
Fenomeni vulcanici bellissimi si sono verificati dal cratere di Sud-Est del Monte Etna nel tardo pomeriggio di Martedì 16 Febbraio 2021.
Il monte Etna è caratterizzato da frequenti e talvolta persistenti attività eruttive prodotte dai suoi crateri sommitali e, non a caso, è uno dei vulcani più studiati e monitorati al mondo da geofisici e vulcanologi.
Martedì 16 Febbraio 2021, fra le ore 16:00 e 17:00 locali, il vulcano ha dato vita ad una nuova eruzione con l’episodio parossistico più violento e spettacolare della serie iniziata lo scorso Dicembre 2020.
L’ultimo episodio parossistico era avvenuto dal medesimo cratere di Sud-Est che, martedì ha manifestato fontane di lava alte diverse centinaia di metri, un flusso piroclastico e una colata che si è riversata nella desertica Valle del Bove.
L’attività esplosiva ha successivamente depositato il materiale che infine è franato lungo il fianco orientale della montagna generando seguentemente un flusso di materiale magmatico e gas ad alte temperature (colata piroclastica), susseguito da una colata di lava principale che si è allontanata di 3 km dal cratere di Sud-Est.
L’attività esplosiva si è conclusa con fontane di lava; dei veri e propri getti di lava fluida sparati fino a 500 metri di altezza.
Alcuni flussi lavici si sono scontrati con i versanti innevati nella parte nord-orientale della montagna, generando esplosioni.
La colonna eruttiva che è scaturita dall’intero evento si è alzata per qualche chilometro con conseguente ricaduta di cenere e lapilli fino alla costa siracusana, spiega l’Ingv-Oe di Catania.
Durante la notte è proseguita una modesta attività vulcanica di tipo stromboliano dal medesimo cratere di Sud-Est fino alla mattina del 17 Febbraio.
Se guardiamo più indietro, anche nell’anno 2000 si sono verificati diversi (sessantasei) episodi parossistici, sempre al Cratere di Sud-Est. Più raramente, anche gli altri crateri sommitali dell’Etna hanno prodotto medesimi fenomeni: il Cratere di Nord-Est nel 1977-1978, 1980-1981, il 24 settembre 1986 (accompagnato da flussi piroclastici), nel 1995-1996 e, l’ultimo, il 27 marzo 1998; la Voragine il 22 luglio 1998, 4 settembre 1999 e quattro eventi in sequenza tra il 3 e il 5 dicembre 2015; la Bocca Nuova ad ottobre-novembre 1999 e gennaio-febbraio 2013.
Diciamo che il “nostro” vulcano ha sempre attirato la nostra attenzione. Lo stile e la frequenza eruttiva hanno reso l’Etna uno dei vulcani più attivi e conosciuti del pianeta e sembra voler restare tra i protagonisti indiscussi ancora per molto tempo.