Il presepe con i botroidi

I botroidi assumono nuove colorazioni grazie ai bambini delle scuole e del catechismo.

Il curioso presepe con i botroidi è esposto al museo di Lamberto Monti e Giuseppe Rivalta.

Vi ricordate dei botroidi? Ne abbiamo parlato in un articolo di quest’estate ed eccoli riapparire in inverno nella rappresentazione di un presepe.
I botroidi sono delle concrezioni a forma di grappolo che si trovano nelle rocce clastiche pelitiche e finemente sabbiose, formatesi per circolazione subacquea e capillare di acque ricche principalmente in carbonato di calcio che si deposita all’interno degli interstizi dei sedimenti e diagenizza con essi.

Qualcuno negli anni si è assunto il compito di cercarli, studiarli e collezionarli proprio qui in Italia, in un museo a Tazzola (BO), nella Val di Zena.

I campioni appartenenti al museo hanno un’età pliocenica e miocenica e, nell’immagine sottostante, alcuni di essi hanno subito qualche ritocco artistico da parte dei bambini delle scuole e del catechismo.

I botroidi colorati raffiugurano la Natività di Gesù. (fonte Museo dei botroidi di Luigi Fantini)

Il presepe con i botroidi. (fonte Museo dei botroidi di Luigi Fantini)

 

Il presepe con i botroidi. (fonte Museo dei botroidi di Luigi Fantini)

Una natività unica dove la natura prende parte alla Gioia.

Il presepe quest’anno ha ricevuto anche gli apprezzamenti del Cardinale Zuppi, Arcivescovo di Bologna.
Vedere la collezione più grande al mondo di Botroidi, rappresenta un’esperienza geologica vera e sensazionale grazie alla “Geologia a portata di mano”, un percorso tattile e sensoriale fruibile da tutti.
Un vero viaggio attraverso 80 milioni di anni di storia passando dal Cretaceo ai giorni nostri entrando in contatto con queste rocce così particolari.
Il percorso iniziato dal pioniere della speleologia Luigi Fantini, e portato avanti da Lamberto Monti e Giuseppe Rivalta è qualcosa
che non riguarda solo la geologia, ed oggi, ha un sapore ancor più artistico oltre che spirituale.
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