Al Congresso Nazionale dei geologi Italiani i relatori hanno evidenziato che la Protezione Civile può funzionare soltanto con una corretta progettazione che abbia ben fissati gli scopi.
Nel recente Congresso dei Geologi italiani illustri relatori hanno evidenziato le carenze strutturali e proposto rimedi per la gestione della Pubblica incolumità, ovvero Protezione Civile, nelle fasi parossistiche e ancor prima nella fase ordinaria.
I vari relatori sono stati concordi nell’evidenziare che la complessa macchina della Protezione Civile può funzionare soltanto con una corretta progettazione che abbia ben fissati gli scopi e gli obiettivi della Missione assegnata.
In particolare il dr. De Magistris, sindaco di Napoli, ha posto l’accento sulle risorse, necessarie ma cronicamente carenti, per una sua corretta gestione (GUARDA IL VIDEO).
La dr.ssa geol. Marina Fabbri, invece, nel corso del Tavolo Tecnico ”Protezione Civile” del CNG, ha approfondito il tema ed ha insistito sulla opportunità di conferire un mandato ad una unità tecnica per il coordinamento dei Piani esistenti sul territorio di ciascun Distretto idrografico oltre a fare opportune proposte di miglioramento dei Piani di Emergenza (GUARDA IL VIDEO).
VIDEO INTERVENTO DR.SSA MARINA FABBRI
Ma cosa si intende per Protezione Civile? Da dove deriva questo concetto e – soprattutto – quali sono i confini tra una Pubblica e Privata organizzazione di Protezione Civile moderna?
Per far ciò si può partire dalla concezione anglosassone di Protezione Civile, per cui lo Stato mette a disposizione i mezzi necessari ma sono i privati cittadini, adeguatamente formati, che su base volontaria, quando allertati, intervengono nelle emergenze, mentre svolgono quotidianamente la loro attività lavorativa in ambiti totalmente diversi.
Tuttavia, successivamente alle Direttive Europee ed alle Normative Nazionali ma – soprattutto – a seguito di calamità abbattutesi negli anni sul nostro Paese, dal territorio particolarmente vulnerabile, in Italia sono state attivate delle strutture formate da professionisti, in grado di affrontare le emergenze per la salvaguardia di persone e cose, la cui attività sia interamente dedicata alla gestione degli svariati bisogni che si possono presentare.
È ben evidente a tutti che la rincorsa alle emergenze non può essere che perdente, sia in termini sociali che economici: l’unico approccio possibile deve essere quello da mutuare dalla normativa sulla Sicurezza sul lavoro, o sulla Sanità, ed è il principio della Prevenzione.
Sembra che finora questo concetto, chiaro quanto banale nella sua evidenza, non lo sia stato affatto per Politici e Governanti: che ciò sia avvenuto per calcolo, per interesse personale oppure per scarsa competenza non è dato sapere, ma il risultato è certamente stato uno sperpero di risorse che si sarebbero invece potute indirizzare verso una gestione del Territorio oculata quanto razionale.
Dal Congresso appena conclusosi è emerso che i geologi con Consapevolezza, Competenza, Lungimiranza, Multidisciplinarietà, purché dotati di una buona dose di Altruismo possono – anzi devono – proporsi come la Categoria professionale che può fungere da catalizzatore per affrontare le problematiche ambientali che affliggono il nostro Paese, attraverso una preventiva pianificazione e progettazione.
Il dissesto idrogeologico, la subsidenza di vaste aree, l’inquinamento da rifiuti pericolosi e da scorie di svariata natura, la eutrofizzazione delle acque costiere, l’erosione e l’ingressione marina, il vulcanismo, la sismicità, le “onde anomale” sono solo alcuni dei temi che possono essere professionalmente trattati, senza trascurare poi la ricerca e lo sviluppo di risorse alternative quali quelle geotermiche e solari.
L’auspicio è proprio questo, che avvenga cioè l’inversione di tendenza sperata, anzi fortemente bramata da tutti i geologi italiani riuniti a congresso.
Riferimenti legislativi:
- Direttiva del Consiglio 89/391/CEE — Misure volte a migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro
- DM 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro
- Decreto 15 luglio 2003, n. 388 “Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale … .
- lgs. 3 aprile 2006, n. 152 – Norme in materia ambientale
- lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro
- Legge n. 100 del 12 luglio 2012-Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile