Il Cilento continua a essere costellato da frane e dissesti, la situazione attuale.
Transitando lungo la costa del Cilento si è portati a riflettere su quanto poco si è fatto e si fa in termini di prevenzione, in riferimento alla dinamica esogena della nostra Penisola ed ai dissesti che inevitabilmente, ma naturalmente, questa provoca.
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Correlazioni del Flysh del Cilento da: http://www.distar.unina.it/it/
Infatti, dato per scontato che il “flysch” ricopre praticamente senza soluzione di continuità il Cilento, è facile prevedere che i rilievi presenti, sia per naturale evoluzione, sia perché innescati da opere antropiche, tenderanno a regolarizzarsi, ovvero a far prevalere l’accelerazione di gravità, tendendo inevitabilmente a livellarsi verso quote a minore energia potenziale.
A partire da queste semplici considerazioni è facile immaginare che ogni costruzione che insiste su questa tipologia di terreno deve essere costantemente monitorata, particolarmente se si tratta di vie di comunicazione quali strade o manufatti adibiti ad abitazioni oppure ad Uffici pubblici.
![Strada in frana presso Casa Comunale](http://www.conosceregeologia.it/wp-content/uploads/2016/09/5-strada-presso-palazzo-comunale-169x300.jpg)
Strada in frana presso Casa Comunale di Casalvelino
Tralasciando la ovvia osservazione che la “prevenzione” deve partire a monte della progettazione dell’opera, con un adeguato ed attento studio sinergico eseguito di concerto tra geologi ed ingegneri, una volta che il manufatto è operativo, occorre prestare la massima attenzione affinché questo possa restare intatto nel tempo.
Esempio eclatante è la SS 18, nel tratto compreso tra le uscite di Agropoli Sud e Prignano Cilento, chiusa da anni al traffico veicolare (pur essendo relativamente di nuova costruzione) per un grave dissesto gravitativo; i lavori di ripristino sono iniziati la scorsa primavera ma la riapertura non è prevista prima del tardo autunno.
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Lavori di ripristino Var. SS18 – Frana di Prignano Cilento da Google Hearth
Piccoli dissesti, si diceva: ebbene la strada costiera cilentana, da Agnone a Centola, è costellata da fenomeni franosi che oltre a causare disagio al traffico veicolare, possono innescare ben più gravi fenomeni, coinvolgendo abitazioni e installazioni per servizi terziari.
![Asfalto dissestato e cumulo di frana](http://www.conosceregeologia.it/wp-content/uploads/2016/09/6-strada-in-frana-169x300.jpg)
Asfalto dissestato e cumulo di frana
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Cartello di lavori in corso rimaneggiato
Spesso accade che gli Enti preposti provvedono a segnalare il dissesto, ma ciò non risolve il problema, anzi lo aggrava perché la segnalazione rimane affissa anche per anni mentre il fenomeno evolve… naturalmente.
![Indicazione di S.R. 49, ex SS 267](http://www.conosceregeologia.it/wp-content/uploads/2016/09/7-SR-267-300x169.jpg)
Indicazione di S.R. 49, ex SS 267
![Cartello di divieto, Ordinanza Comunale](http://www.conosceregeologia.it/wp-content/uploads/2016/09/2-cartello-divieto-x-dissesto-169x300.jpg)
Cartello di divieto, Ordinanza Comunale
![](http://www.conosceregeologia.it/wp-content/uploads/2016/09/4-panorama-frana-300x169.jpg)
Bagnanti presso un cumulo di frana
Per innescare il circolo virtuoso del rifacimento delle infrastrutture compromesse, i geologi possono e devono (e vogliono) dare il loro contributo, dando particolare rilievo alla captazione delle acque pluviali che spesso, lasciate laminare in superficie, attivano piani di scorrimento che provocano i dissesti tanto diffusi sul territorio.
![](http://www.conosceregeologia.it/wp-content/uploads/2016/09/frana-sulla-SS-169x300.jpg)
Cumulo di frana con danno a cavo in fibra ottica per TLC
Queste poche immagini vogliono evidenziare che in un’area a forte impatto turistico estivo quale è quella cilentana, una più attenta e puntuale pianificazione della manutenzione delle strade e delle infrastrutture, durante i mesi invernali, porterebbe certamente ad un maggiore e più proficuo incremento del flusso turistico e stanziale, con indubbi benefici per tutta la comunità.