Premio Elio Botti – Lo studio di Silvio Coda, che pone l’Idrogeologia al servizio dell’area archeologica napoletana, si aggiudica la XVII Edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente”

Il patrocinio dell’Università di Padova al Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente”
Un’iniziativa unica al mondo per la promozione di una cultura dell’acqua quale contributo alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio idrogeologico
*
Silvio Coda pone l’Idrogeologia al servizio dell’area archeologica napoletana e si aggiudica la XVII Edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente”
*
Nella sezione Fuori Concorso ruolo femminile e memoria storica al centro della questione ambientale per la salvaguardia del patrimonio idrogeologico e della risorsa idrica sono i grandi temi che premiano Costanza Burstin per il progetto Paami. Of women and water, ovvero Acqua. Di donne e di acqua

e

Mario Fornasari per Cronache dal Grande Fiume

La proclamazione all’Università di Padova nell’ambito del Seminario di Studi “Valorizzare la geotermia attraverso le risorse del PNRR” per il ciclo La Progettazione dei pozzi per acqua – Università, Progettisti e Imprese a confronto

 

 

Padova, 23 febbraio 2022 – Sono la valorizzazione del ruolo femminile e della memoria storica i
grandi temi che hanno caratterizzato la XVII Edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua
Saliente”, il cui scopo è la promozione di una cultura dell’acqua, per la promozione e la
salvaguardia del patrimonio idrogeologico.

Il vincitore è Silvio Coda, con la tesi di dottorato dal titolo “Rising groundwater levels in the Napolitaner area and its impacts on civil engineerig structures, agricultural soils, and archeological sites”, discussa presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, dell’Università Federico II di Napoli.

Prof. UNIPD Paolo Fabbri consegna Premio a Silvio Coda

La Giuria ha apprezzato questo lavoro soprattutto “per il contributo che gli studi di carattere
idrogeologico per la prima volta hanno messo al servizio dell’area archeologica attorno a Napoli,
un sito unico al mondo, di eccezionale delicatezza e complessità che, per impareggiabile valore
artistico e interesse storico e scientifico, va difesa, protetta e conservata”.

Nella sezione Fuori Concorso si è imposta Costanza Burstin – antropologa documentarista di
origine italiana, che vive tra Londra e Parigi – per il Progetto Paami- Of women and water –
Tradotto: Acqua. Di donne e di acqua. Paami, in lingua hindi significa acqua, mentre l’inglese, oltre
a richiamare il passato coloniale la cui impronta in India è ancora tangibile, è come un viatico:
irrinunciabile lingua veicolare che unica si addice per trovare ascolto in ogni parte del mondo.

Il Presidente Fabio Botti consegna Premio a Costanza Burstin

Il progetto Paami è nato da un’esperienza in India, nel sempre più siccitoso Rajasthan. Trova sintesi
nell’omonimo documentario etnografico dove, accostando il problema ambientale a quello di
genere, “Costanza Burstin non si limita a tenere desta l’attenzione sul problema “acqua per la
vita” – recita la motivazione – ma indica la valorizzazione del ruolo chiave già detenuto dalle
donne, che per atavica tradizione procurano e amministrano l’acqua per la loro comunità, come
potente agente del cambiamento nel processo di salvaguardia del patrimonio idrogeologico, a
beneficio del genere umano e dell’intero pianeta”.

Sempre nella sezione Fuori Concorso, un’altra menzione speciale è stata assegnata a Mario
Fornasari, che ha curato Cronache dal Grande Fiume, fotografie di Walter Breveglieri, per i tipi di
Minerva Editore, Bologna, 2021. “Con la ricca, coinvolgente retrospettiva sulla drammatica
alluvione del Polesine del 1951, questo bel volume illustrato pone l’immagine come testimonianza
dell’evento e la trasforma in imperituro patrimonio della memoria, quale incessante stimolo per la
ricerca e l’attuazione delle più moderne ed efficaci azioni di prevenzione che rispondano al mutare
di un territorio ancor fragile, ma unico per aspetti ambientali e socio-culturali”.

Valeria Periotto (componente Giuria) consegna Premio a Mario Fornasari

Provenienti dall’Italia e dalla Gran Bretagna, si tratta di lavori che con modalità e strumenti diversi
richiamano sì un’attenzione e un’interesse particolari per la difesa del patrimonio idrogeologico e
per la valorizzazione della risorsa idrica, ma soprattutto – in un orizzonte senza confini – aprono a
concrete prospettive di progresso scientifico, tecnico, culturale, sociale e umano.

La XVII edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente” è stata contraddistinta dalla
premiazione “di studi e iniziative giunti anche da oltre i confini nazionali i quali, con il loro
messaggio universale, sembrano riflettere il motto “Universa universis patavina libertas”, che ha
improntato tutti gli 800 anni della Universitas Studii Paduani, in corso di celebrazione in questo
2022 – come ha sottolineato il Fabio Botti, Presidente del Premio e Amministratore unico della
BOTTI ELIO Impresa Perforazioni Srl e Co.Me.Tri.A. Srl, che ha poi così proseguito:
“Il patrocinio dell’Università di Padova, conferito nella ricorrenza degli 800 anni dell’Ateneo, ci
ha dato molta emozione, ci riempie di orgoglio e ci onora. All’Università, al suo Magnifico
Rettore, Prof.ssa Daniela Mapelli, va il grazie più sentito. Un grazie pure molto riconoscente
rivolgiamo anche al Direttore del Dipartimento di Geoscienze, Prof. Fabrizio Nestola e al Prof.
Paolo Fabbri, Docente di Idrogeologia presso il Dipartimento stesso, per il contributo dato al
conseguimento di questo attestato di grande stima.
Avvertiamo il peso della responsabilità che un così alto riconoscimento comporta, ma confidiamo
di riuscire a ripagare la stima e la fiducia riposte nella nostra iniziativa con un impegno sempre
più attento e costruttivo, continuando a mettere a disposizione la nostra esperienza di oltre
settant’anni di attività in un settore strategico come quello della perforazione di pozzi per acqua,
nella speranza di poter realizzare insieme ancora tanti nuovi progetti, con la passione e la
professionalità che hanno animato questi indimenticabili anni.
Infine, auspico che tutti i secoli a venire di questo prestigioso Ateneo – il “Bo” – continuino ad
essere animati da quel pensiero e da quello spirito di libertà che lungo tutta la sua storia ne hanno
fatto un riferimento ineguagliato e hanno dato un impulso senza pari a tutto il progresso
scientifico, culturale e umano dell’intero pianeta”.
La proclamazione dei vincitori ha avuto luogo oggi, 23 febbraio 2022, nell’aula Arduino del
Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, in Via Gradenigo 6, in occasione del
Seminario di Studi dal titolo “Valorizzare la geotermia attraverso le risorse del PNRR”,
nell’ambito del ciclo La Progettazione dei pozzi per acqua – Università, Progettisti e Imprese a
confronto, pure giunto alla XVII edizione.
In tale contesto, la cerimonia di proclamazione dei vincitori del Premio “Elio Botti – Come Acqua
Saliente” si dimostra ancora una volta un evento nell’evento, dove l’illustrazione dei lavori premiati
diventa un momento privilegiato di aggiornamento tecnico-scientifico e culturale.
Il Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente” costituisce infatti un esclusivo riconoscimento a tesi
di laurea, progetti, pubblicazioni, protocolli, invenzioni, brevetti, iniziative nel campo
dell’Idrogeologia applicata alla perforazione dei pozzi per acqua, ma valorizza anche opere e
iniziative che – non avendo carattere tecnico-scientifico – vanno comunque ad arricchire e a
diffondere la conoscenza, il rispetto e l’amore per la risorsa idrica.
Istituito dalle ditte adriesi BOTTI ELIO Srl– Impresa Perforazioni e Co.Me.Tri.A. Srl Costruzioni
Meccaniche per Trivellazioni e Affini, la cui esperienza di oltre settant’anni nel campo delle
perforazioni ha sempre rappresentato uno straordinario patrimonio per lo sviluppo dell’intero
settore, si fregia del patrocinio dell’Università degli Studi di Padova; del Dipartimento di
Geoscienze dell’Università di Padova; dell’Ordine dei Geologi del Veneto; dell’IAH- IC
International Association of Hydrogeologists – Comitato Italiano; e di AIGA, Associazione Italiana
di Geologia Applicata e Ambientale.
Nato per amore, per passione, per amicizia, il Premio Elio Botti – Come Acqua Saliente – che
Mattias Mainiero ha definito “un premio unico al mondo” – è una grande iniziativa di respiro
internazionale per la promozione di una cultura dell’acqua, quale contributo alla salvaguardia, alla
tutela e alla valorizzazione del patrimonio idrogeologico.
Lungo il suo percorso, che negli anni lo ha portato dall’Italia all’Europa, fino alle sponde
dell’Atlantico, ha potuto incontrare l’acqua in tante sue declinazioni di eccellenza.
Nel suo Albo d’Oro figurano grandi protagonisti nel campo della ricerca, della comunicazione,
dell’imprenditoria, dei servizi, delle arti e delle lettere, che hanno contribuito a consolidarne e a
diffonderne il prestigio.
La Giuria è così costituita: Presidente: Fabio Botti; Vice-presidenti: Corrado Guerra e Pietro
Zangheri; quindi Roberto Andreoli, Maria Chiara Botti, Marco Chieregato, Giancarlo De Carlo,
Paolo Fabbri, Enrico Marin, Ippolito Negri, Daniel Yabàr Nieto, Valeria Periotto, Alessandro
Zanasi; con il grande Vasco Ascolini, quale consulente straordinario per la fotografia.
Il trofeo – una fusione a cera persa in argento e cristalli Swarovski, realizzata a mano – evoca uno
zampillo d’acqua che sgorga dalla terra ed è un’esclusiva della creatrice di gioielli Laura Nocco.

FONTE: COMUNICATO STAMPA Geo & Drill Service Sr DEL 24.02.2022

Previous Post
Next Post