Il 23 novembre 1980, l’immagine di quel triste giorno

Oggi ricade l’anniversario del terremoto in Irpinia del 1980.

Un Evento di magnitudo 6.9 e massima intensità della scala Mercalli.

Vogliamo ricordare quel triste evento con la foto scattata ad Arpaia dall’Ing. Salvatore Massaro il giorno seguente la forte scossa.

La foto ha vinto lo scorso anno il 5° Concorso Fotografico I Terremoti – i migliori scatti degli ultimi 40 anni”, evento organizzato dall’ordine dei Geologi della Campania

 

Ricade oggi il 41° anniversario del terremoto dell’Irpinia, il sisma che il 23 novembre del 1980 colpì la Campania centrale e la Basilicata con una magnitudo 6,9 della scala Richter e con massima intensità X della scala MCS.

L’epicentro fu individuato nel comune di Conza della Campania, in provincia di Avellino; il terremoto causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.

Un terremoto i cui effetti vennero prodotti in quasi tutta la Campania, Basilicata e Puglia.

Il terremoto del 1980 è stato considerato come il sisma che ha dato inizio alla paleo-sismologia in Italia, in quanto negli anni ’80 e ’90 ci furono molti contrasti tra geologi e sismologi per spiegare l’evento.

Dopo l’evento, i dati sismologici indicavano un movimento della faglia, responsabile del terremoto, di tipo “estensionale” o “normale”.

Fu in questo modo che si capì che l’Italia centro-meridionale si stava ”stirando” dal Tirreno verso l’Adriatico.

Ma questo fenomeno andava fortemente in contrasto con le conoscenze geologiche dell’epoca le quali sostenevano che l’Appennino fosse una catena a pieghe e faglie, nata da un processo di compressione crostale.

Con il terremoto del 1980 si iniziò a capire anche la complessità del fenomeno della fagliazione.

Si capì infatti che l’evento non fu unico a rompere la crosta, ma almeno tre eventi minori avvenuti in un solo minuto. Infatti il sisma del 1980 produsse tre terremoti di magnitudo compresa da 6.4 a 6.6, per un totale pari a 6.9, verificati nell’arco di 40 secondi nella stessa zona.

Questi i numeri del terremoto in Irpinia e Basilicata del 23 novembre 1980:

2.735 vittime

9.000 feriti 

394.000 senzatetto 

 6 paesi completamente devastati

77.342 case distrutte

275.263 gravemente danneggiate 

479.973 lievemente lesionate

57 miliardi di lire complessivamente stanziati dallo Stato per la ricostruzione 

50.000 unità militari impegnate nei soccorsi 

110.000 posti letto in 32.000 roulottes

27.000 posti in scuole o altri edifici pubblici 

10.000 posti letto in 2.018 prefabbricati leggeri e 626 containers 

31.739 senzatetto emigrati

 

L’immagine di quel triste giorno

L’immagine in evidenza che vi mostriamo è la foto di Gianluca IZZO, Primo Classificato al Concorso Fotografico “I Terremoti – i migliori scatti degli ultimi 40 anni”, organizzato dall’ORDINE DEI GEOLOGI DELLA CAMPANIA.

Come comunicatoci dal vincitore, la foto è stata scattata dall’Ing. Salvatore Massaro in occasione del sisma del 23/11/1980, presumibilmente il 24/11, dopo una notte passata all’aperto dagli abitanti di Arpaia.

La località dove è stata scattata la foto è nei pressi dell’attuale complesso di case popolari denominato ‘‘ngopp a corte’‘.

A pochi metri si trova il convento Maria SS del Giogo, o convento Madonna delle Grazie.

Foto scattata dall’Ing. Salvatore Massaro in occasione del sisma del 23/11/1980

 

 

 

 

 

 

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