Terremoto di magnitudo Mw 4.3 del 24-02-2020 ore 17:02:58 (Italia) a Rende (CS).
Il commento di Alessandro Amato (INGV) di ieri su Facebook.
Alle 17:02 del 24/02/2020 nel territorio del Comune di Rende (CS) si è verificato un terremoto, stimato dall’INGV con magnitudo 4.3 della Scala Richter. Le coordinate geografiche dell’evento sono state: (lat, lon) 39.33, 16.21, ad una profondità di 10 km.
La scossa è stata avvertita nel capoluogo Cosenza e anche in città più distanti come Lamezia Terme, Catanzaro ed anche a Salerno e Napoli, seppure nei piani più alti di alcuni edifici.
Vi è stata una grande paura tra la popolazione locale, con centinaia di cittadini che si sono riversati in strada a Cosenza, Rende, Castrolibero e Marano Marchesato, in provincia di Cosenza.
Ieri Alessandro Amato dell’INGV, sul suo profilo facebook, ha così commentato l’evento:
”Terremoto in Calabria di ieri 24 febbraio. Alcune note tecniche, già note ma significative: il terremoto è avvenuto in un’area caratterizzata da pericolosità molto alta (*). L’area è stata colpita in passato da terremoti anche molto forti. Il terremoto ha avuto un meccanismo di faglia normale, coerente con lo stile tettonico della zona. La profondità calcolata (circa 10 km) è tipica di questa regione, che tuttavia presenta sul lato tirrenico un’attività contraddistinta da terremoti profondi, anche fino a più di 400 km, a causa dello sprofondamento di litosfera oceanica (dello Ionio) sotto l’arco calabro e il Tirreno meridionale. La magnitudo Richter (detta anche magnitudo locale) è stata stimata in 4.4, mentre la magnitudo momento Mw fornisce un valore di poco inferiore, 4.3. Queste differenze sono normali perché si tratta di metodi e misure diverse, ma comunque una differenza di 0.1-0.2 rientra nelle incertezze delle stime. Al momento solo 3 repliche rilevate solo dagli strumenti (Mag tra 0.5 e 1.4).
Ciò detto, la figura che ho assemblato mostra l’epicentro dell’evento di ieri e degli altri eventi di magnitudo pari o superiore a 4 avvenuti dal 1985 a oggi in un raggio di 100 km intorno a Rende (le stelle). Come si vede, la maggior parte è avvenuta in mare e pochi nell’entroterra, tutti tra 4 e 4.5. Ho riportato anche in mappa la sismicità di bassa magnitudo dal 1 gennaio 2020 per evidenziare le tre sequenze sismiche in atto in Calabria nelle ultime settimane. Come si vede, il terremoto di ieri è avvenuto in un’area distante dalle tre zone già attive, segno che non è corretto preoccuparsi esageratamente quando c’è una piccola sequenza (o sciame che sia), per poi dimenticarsene appena finiscono le scosse. Altrettanto scorretto è non preoccuparsi nelle aree dove invece non si sentono terremoti da un po’, soprattutto se siamo in aree ad alta pericolosità. Quanto alla possibilità che ci siano eventi più forti nell’area di Cosenza come qualcuno ha vaticinato, è una possibilità, naturalmente, ma non ci sono elementi per ritenere che questo debba avvenire oggi, domani o tra un mese. Nel dubbio, comunque, bene preoccuparsi della sicurezza delle proprie abitazioni, magari approfittando del Sismabonus e non (solo) del Bonus facciate.
(*) Nota: la pericolosità molto alta deriva principalmente dai numerosi precedenti storici che hanno colpito la zona. Giova ricordare che, contrariamente a quanto si sente dire da persone poco addentro o poco oneste, dove la pericolosità è media o bassa non vuol dire che non ci possono essere terremoti (e scuotimenti) forti, ma solo che questi nel lungo termine (secoli) sono più rari.