Premio Elio Botti, ieri a Padova

Acquedotti e innovazione al servizio della conoscenza e della sicurezza dell’acqua

Le geologhe Marta Lazzaroni e Chiara Zanotti si aggiudicano ex-aequo la XV Edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente” un’iniziativa unica al mondo per la promozione di una cultura dell’acqua quale contributo alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio idrogeologico.

Nella sezione Fuori Concorso premiati il professor Luigi Da Deppo per uno studio sugli Acquedotti militari della Grande Guerra e l’Associazione Orme Lauretane per l’Acqua a Loreto

Una segnalazione al gruppo di sette Acquedotti del Friuli Venezia Giulia per la divulgazione del Piano di Sicurezza dell’Acqua

A Roberto Andreoli e a Valeria Periotto la Goccia ad honorem La presentazione del nuovo profilo del Premio e la proclamazione dei vincitori all’Università di Padova nell’ambito del Seminario di Studi

La gestione del cantiere di perforazione tra obblighi normativi e buone pratiche per il ciclo

La Progettazione dei pozzi per acqua – Università, Progettisti e Imprese a confronto

 

Padova, 19 febbraio 2020 – Le geologhe Marta Lazzaroni, dell’Università di Pisa, e Chiara Zanotti, dell’Università di Milano Bicocca, con le loro tesi rispettivamente di laurea e di dottorato, si aggiudicano ex-aequo la XV Edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente”.

Con una formula che valorizza la sinergia tra impresa e università e che fin dal 2005 si è confermata proficua ed efficace, la proclamazione dei vincitori ha luogo mercoledì 19 febbraio, con inizio alle ore 14.00, nella sede del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, in Via Giovanni Gradenigo n° 6, in occasione del Seminario di Studi dal titoloLa gestione del cantiere di perforazione tra obblighi normativi e buone pratiche, nell’ambito del ciclo La Progettazione dei pozzi per acqua – Università, Progettisti e Imprese a confronto, valido per l’aggiornamento professionale continuo dei geologi.

La manifestazione – che ha il patrocinio del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova; dell’Ordine dei Geologi del Veneto; dell’IAH-IC Associazione Internazionale di Idrogeologia – Comitato Italiano; e di AIGA, Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale, su iniziativa delle ditte adriesi BOTTI ELIO Srl – Impresa Perforazioni e CO.ME.TRI.A Srl – Costruzioni Meccaniche per Trivellazioni ed Affini, e per la realizzazione di Geo&Drill Service Srl – si configura come un evento nell’evento, dove l’illustrazione dei lavori premiati costituisce un esclusivo aggiornamento tecnico-scientifico e culturale.

Gli studi delle due geologhe, secondo il parere della Giuria, “sono accomunati dalla potenziale ricaduta positiva sulla gestione delle acque sotterranee, grazie all’utilizzo delle più innovative tecniche di rilevamento e di analisi dei dati”. La tesi di laurea di Marta Lazzaroni ha per titolo “Anomalie di boro negli acquiferi superficiali dell’area industriale di Castelluccio (Capolona, Arezzo): un approccio geochimico ed isotopico per il riconoscimento di sorgenti antropiche e naturali”,mentre la tesi di dottorato di Chiara Zanotti si intitola: “Data driven approach to deal with different hydrogeological issues”.

Una Segnalazione la ha meritata il gruppo di sette Acquedotti del Friuli Venezia Giulia (AcegasApsAmga S.p.A.; Acquedotto del Carso S.p.A.; Acquedotto Poiana S.p.A.; CAFC S.p.A.; HydroGEA S.p.A.; Irisacqua S.p.A.; Livenza TagliamentoAcque S.p.A.) “per l’iniziativa di divulgazione delle loro azioni di coordinamento per l’attuazione del WSP – il Piano di Sicurezza delle Acque, in Friuli Venezia Giulia”.

Premiazione del gruppo di sette Acquedotti del Friuli Venezia Giulia

Nella sezione Fuori Concorso, con una Menzione speciale della Giuria, è stata premiata l’Associazione di promozione sociale Orme Lauretane “per avere interpretato la sua funzione istituzionale come promozione di una cultura dell’acqua, prendendo spunto dalla valorizzazione di tutte le risorse del territorio che gravitano intorno alla Santa Casa di Loreto e coinvolgendo una grande molteplicità di soggetti”.

Associazione di promozione sociale Orme Lauretane, premiata ieri

Una Menzione Speciale della Giuria sempre nella sezione Fuori Concorso, è stata conferita al Prof. Luigi da Deppo – Emerito di Costruzioni Idrauliche del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale dell’Università di Padova per il saggio “Gli acquedotti militari nella Guerra 1915-18, “un lavoro che finora non ha trovato confronti, corredato di preziosi documenti tecnici e storici con cui l’Autore illustra con grande rigore scientifico e altrettanta passione un ambito misconosciuto, ma di estrema importanza strategica e dai delicatissimi risvolti”.

Prof. Luigi da Deppo, premiato ieri

La XV edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente” è stata caratterizzata dalla premiazione “sia di lavori molto innovativi sotto il profilo scientifico – con grandi prospettive di applicazione pratica volta al controllo e alla sicurezza dell’acqua – sia di iniziative e studi che partono dalla valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale, di cui gli acquedotti rappresentano il simbolo universale”.

Così ha sottolineato Fabio Botti, Presidente del Premio e titolare della BOTTI ELIO Srl – Impresa Perforazioni, dopo avere illustrato il nuovo profilo del Premio, “al quale – ha proseguito –dopo quindici anni, abbiamo sentito l’esigenza di dare una struttura più agile, al passo con i tempi e che possa anche anticiparli.”.

Una ventata di novità è arrivata anche con l’ingresso nella Giuria di Roberto Andreoli – geologo, esperto nella difesa del territorio, sicurezza e settore acquedotti – e di Valeria Periotto – consulente aziendale, esperta in marketing e comunicazione. Ad entrambi è stata conferita la Goccia ad honorem per“la generosità e l’amicizia con cui offrono la loro professionalità al Progetto “Come Acqua Saliente”.

La Giuria – che il Presidente Fabio Botti ha definito “grande patrimonio della nostra iniziativa” – è pertanto così costituita: Corrado Guerra e Pietro Zangheri vice-presidenti; Roberto Andreoli, Maria Chiara Botti, Marco Chieregato, Giancarlo De Carlo, Paolo Fabbri, Enrico Marin, Ippolito Negri, Daniel Yabàr Nieto, Valeria Periotto, Alessandro Zanasi; e il grande Vasco Ascolini, quale consulente straordinario per la fotografia.

Nato per amore, per passione, per amicizia, il Premio Elio Botti – Come Acqua Saliente – che Mattias Mainiero ha definito “un premio unico al mondo” -è una grande iniziativa di respiro internazionale per la promozione di una cultura dell’acqua, quale contributo alla salvaguardia, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio idrogeologico.
Lungo il suo percorso, che negli anni lo ha portato dall’Italia all’Europa, fino a oltre l’Atlantico, ha potuto incontrare l’acqua in tante sue declinazioni di eccellenza, come testimonia il suo Albo d’oro, dove figurano protagonisti della ricerca, della comunicazione, dei servizi, dell’imprenditoria, della cultura di fama nazionale e internazionale che hanno contribuito a consolidarne e a diffonderne il prestigio.

E’ stato istituito dalle ditte adriesi BOTTI ELIO Srl – Impresa Perforazioni e CO.ME.TRI.A. Srl Costruzioni Meccaniche per Trivellazioni ed Affini, il cui know-how nel campo delle perforazioni rappresenta un grande patrimonio, maturato in quasi settant’anni di attività.

Gode del patrocinio di Provincia e Comune di Rovigo; Comune di Adria; Unindustria Rovigo; Piacenza ExpoGeofluid; Parco Regionale Veneto del Delta del Po; IAH Associazione Internazionale di Idrogeologia – Comitato Italiano; AIGA Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale.

Il Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente” vuole essere un esclusivo riconoscimento a coloro che si sono distinti per tesi di laurea, progetti, pubblicazioni, protocolli, invenzioni, brevetti, iniziative nel campo dell’Idrogeologia applicata alla perforazione dei pozzi, quale specifico contributo alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio idrogeologico.

Corrado Guerra, Vicepresidente della Giuria, parla dei 15 anni del Premio Elio Botti

Lo completa una sezione Fuori Concorso, per valorizzare opere e iniziative che – non avendo carattere tecnicoscientifico – vanno comunque ad arricchire e a diffondere la conoscenza, il rispetto e l’amore per la risorsa idrica, costituendo così un prezioso contributo alla promozione e alla diffusione di una cultura dell’acqua.

Il trofeo – una struttura in argento e cristalli realizzata a mano – evocando uno zampillo d’acqua che sgorga dalla terra, rappresenta l’Acqua Saliente ed è un’esclusiva della creatrice di gioielli Laura Nocco. Laura Nocco ha firmato anche la GOCCIA, un riconoscimento che i promotori dell’iniziativa, dal 2010, riservano come espressione di stima e gratitudine a coloro che hanno “generosamenteofferto amicizia e professionalità per lo sviluppo del Progetto tecnico-scientifico e culturale “Come Acqua Saliente”, nel quale rientrano sia il Premio Elio Botti, sia i Seminari di studio.

FONTE: COMUNICATO STAMPA BOTTI ELIO e COMETRA del 20.02.2020

 

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