Ieri a Padova si è marciato per il clima. Un corteo si è snodato fra le vie della città, in migliaia a gran voce a chiedere politiche più serie e eco-sostenibili per contrastare il cambiamento climatico, inquinamento e consumo di suolo.
Con l’iniziativa francese promossa dal comitato: “Siamo ancora in tempo”, ieri 8 dicembre 2018, a Padova come in tante altre città del mondo, si è marciato per il clima. I primi numeri degli enti organizzativi, parlano di circa 5000 manifestanti presenti, un corteo lungo, rumoroso e pacifico, che, fra balli, musica e striscioni è partito dalla stazione ferroviaria della città ed ha attraversato il centro storico patavino. Comitati, associazioni, sindacati, partiti, cittadini comuni…tutti uniti per ribadire ancora una volta che urge la necessità di agire e attivarsi per un grande cambiamento di rotta a livello mondiale, poiché lo stato di salute del nostro pianeta si conferma grave e preoccupante. Si chiedono dunque nuove soluzioni economiche, politiche e culturali, norme e leggi ambientali più cogenti per rispondere, il prima possibile, alla più grande sfida del 21° secolo. I dati scientifici, infatti, sono avvalorati dall’ultimo rapporto speciale dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il quale rilancia l’allarme sul fatto che abbiamo solo una decina di anni circa per agire, limitando l’aumento della temperatura media globale entro 1.5°C rispetto all’epoca pre-industriale, stabilita come soglia massima per mantenere gli effetti dei mutamenti climatici, già in corso, entro livelli più gestibili, garantendo così un futuro accettabile per le prossime generazioni. Sono necessarie, dice il rapporto, azioni e misure immediate senza precedenti, in tutti gli aspetti della società; l’aumento, anche solo di mezzo grado, potrebbe peggiorare i rischi di siccità, inondazioni, calore estremo, innalzamento del livello degli oceani, portando di conseguenza povertà e migrazione per centinaia di milioni di persone.
Abbattere le emissioni di anidride carbonica e gas serra, cambiare stile di vita, fermare il consumo continuo di suolo, contrasto all’inquinamento diffuso di falde e terreni, fino alla riduzione drastica di smog, rifiuti e plastiche, premendo, invece, verso paradigmi economici basati su concetti di sviluppo alternativi e sostenibili. Queste erano le parole chiave della manifestazione, organizzata nella città del Santo dall’Assemblea dei Comitati e dei Movimenti per la Giustizia Ambientale.
Una giornata di mobilitazione internazionale che avviene proprio in concomitanza dei negoziati sui cambiamenti climatici “COP 24” in Polonia a Katowice, che si concluderanno il 14 Dicembre, dove si sta cercando di lavorare per individuare i provvedimenti migliori per ridurre i rischi derivanti dai cambiamenti climatici e contenere l’aumento della temperatura globale.
Molti erano i comitati presenti tra cui: Comitato Zero Pfas Padova, Comitato NO Grandi Navi Venezia, Comitato NO Pedemontana Treviso e Comitato NO Dal Molin Vicenza, Comunità Salviamo la Val d’Astico e Collettivo MalaCaigo-Riviera del Brenta.