La Microzonazione Sismica di I livello in Campania, il convegno del 20 Aprile a Napoli

A Napoli un convegno di grande interesse in cui è stata ampiamente approfondita la tematica della Microzonazione Sismica .

Il giorno 20 aprile u.s. si è tenuto a Napoli, presso l’Hotel Mediterraneo, un convegno sulla microzonazione sismica di primo livello.

Il convegno è stato ripreso e diffuso in diretta streaming sul Web, per una fruizione potenzialmente globale, visto il notevole interesse che l’iniziativa dell’Ordine dei Geologi della Campania ha suscitato in tutto il mondo professionale dei geologi e delle altre professioni collegate; si riporta di seguito il link per accedere alla registrazione video ed audio: https://www.youtube.com/watch?v=ha_CZNbegpY.

La materia trattata, di grande attualità nel mondo accademico e professionale, è stata ampiamente approfondita dai relatori; poiché dalla definizione di Microzonazione Sismica della Protezione Civile (http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/microzonazione.wp): “Gli studi di Microzonazione Sismica (MZS) hanno l’obiettivo di razionalizzare la conoscenza sulle alterazioni che lo scuotimento sismico può subire in superficie, restituendo informazioni utili per il governo del territorio, per la progettazione, per la pianificazione per l’emergenza e per la ricostruzione post sisma” è implicito che vi sia un cospicuo lavoro, sul campo prima ed intellettuale poi, per addivenire ad una banca dati del comportamento del suolo e del sottosuolo onde procedere alla messa in sicurezza dei manufatti esistenti o per la edificazione di nuove costruzioni, che resistano adeguatamente alle sollecitazioni simiche locali.

Ed ecco spiegato l’interesse suscitato dal Convegno del 20 aprile u.s.

Ha aperto i lavori, fungendo da moderatore, il dr. Sabatino Ciarcia, di UNISANNIO, Dipartimento di Scienze e Tecnologie (DST)

dr Ciarcia, moderatore del Convegno

Dr. Sabatino Ciarcia, moderatore del Convegno

ed ha poi proseguito con il suo intervento il prof. Domenico Calcaterra, Direttore del DISTAR (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse) illustrando il punto di vista accademico, anche alla luce della recente pubblicazione della revisione delle Norme Tecniche sulle Costruzioni (NTC) del 2018, che includono la MZS.

Prof. Domenico Calcaterra – DISTAR

Ha continuato poi il dr. Francesco Russo con la illustrazione della attuale diatriba sulla applicazione delle NTC che nella loro corposa Circolare esplicativa sembrano penalizzare oltremodo la figura professionale del geologo.

Dr. Francesco Russo, coordinatore APC

Il dr. Egidio Grasso, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, ha successivamente informato la platea dei presenti sul percorso formativo/informativo che l’Ordine sta sviluppando per garantire a tutti gli iscritti adeguate conoscenze e competenze in materia.

Dr Egidio Grasso, Presidente OGRC

A questo punto del Convegno si è entrati nel vivo della parte più squisitamente scientifica, con la presentazione, da parte del dr. Paolo Galli, Dipartimento della Protezione Civile (DPC), dello studio delle faglie sismogenetiche e della paleosismologia in Campania. Il dr. Galli, nella sua lucida illustrazione, ha fatto ben comprendere ai presenti quanti e quale mole di lavori sia necessaria per ottenere risultati validabili ai fini pratici; studi che necessariamente devono essere condotti da Istituzioni Pubbliche – quale la Protezione Civile – ed essere poi resi disponibili per le successive applicazioni.

convegno MS a Napoli

Dr. Paolo Galli

Il dr. Italo Giulivo, Coordinatore Ufficio Dipartimento della Protezione Civile (DPC) ha poi fornito il suo contributo sugli aspetti economici, amministrativi, normativi ed operativi per raggiungere i prefissati obiettivi sullo stato di attuazione degli studi di MZS di I livello in Campania.

Dr. Italo Giulivo, DPC

Successivamente al dr. Giulivo è intervenuto il dr. Francesco Stigliano, (Geoingegneria Ambientale e Georisorse) per illustrare gli indirizzi ed i criteri volti tra l’altro alla redazione degli elaborati per la MZS, dal livello I al livello III, scendendo sempre di più nel dettaglio di scala, fornendo un adeguato modello geologico del sottosuolo. CNR-IGAG.

Dr. F. Stigliano, CNR-IGAG

Infatti sono state pubblicate dal CNR le linee guida per la specifica redazione della MZS, con la predisposizione di una banca dati redatta con criteri univoci: per esempio con indicazione sul territorio di studio di fenomeni di instabilità dei versanti, faglie attive e capaci, fenomeni di liquefazione, ecc.

L’esame delle criticità che possono sorgere nel corso della elaborazione della MZS sono state poi illustrate dal dr. Giuseppe Cavuoto e dal dr. Massimo Cesarano, del CNR IAMC (Istituto per l’ambiente marino costiero) e IGAG rispettivamente.

dr G. Cavuoto CNR-IAMC

dr M. Cesarano – CNR-IGAG

 

Essi hanno indicato sostanzialmente cinque fasi per la redazione della MZS:

  1. Reperimento, codifica e archiviazione dei dati;
  2. Elaborazione dei dati pregressi;
  3. Correlazione dei dati geologici e geofisici;
  4. Realizzazione cartografica, in scala 1:5000/1:10000;
  5. Individuazione delle microzone omogenee.

Problematiche geologiche formali e tecniche: sono queste le criticità individuate, unitamente alla applicazione pedissequa delle normative.

Il dr. Cesarano ha quindi sottolineato il fatto che si renda necessaria una revisione degli elaborati, prima della loro pubblicazione, dal momento che piccole imperfezioni possono invalidare un lavoro lungo e complesso; a titolo di esempio ha infatti comunicato che negli elaborati spesso manca il codice identificativo del sondaggio.

L’ultimo intervento, prima del previsto dibattito, è stato della dr.ssa arch. Margherita Giuffrè del CNR-IGAG, che ha posto l’accento sulle condizioni limite delle emergenze di carattere urbano, con alcune considerazioni decisamente interessanti, a proposito di rischio sismico:

  1. Il danno urbano è maggiore della somma dei danni dei singoli edifici;
  2. A seguito di un evento tellurico ci può essere perdita di fruibilità dei servizi e delle infrastrutture;
  3. Per la mitigazione dei rischio occorre indicare preventivamente la scelta dei criteri di priorità per la messa in sicurezza degli edifici e delle infrastrutture.
dr arch Giuffre' CNR IGAG

Dr Arch. Giuffre’, CNR IGAG

La gestione dell’emergenza non deve né può avvenire a scala comunale, bensì territoriale, dal momento che problematiche simili possono essere presenti in Comuni vicini.

Al termine delle presentazioni dei relatori vi sono stati vari interventi dei convenuti, che sono stati moderati dall’avv. Otello Emanuele, legale del OGRC e del CNG.

13 - avv O Emanuele

avv. Otello Emanuele

In conclusione si può di certo asserire che il tema della microzonazione sismica di primo livello, trattata nel convegno, ha generato un grande interesse che, oltre ad essere suscettibile di approfondimenti, come peraltro comunicato dal Presidente dell’OGRC, dr. Egidio Grasso, è foriero di numerosi sviluppi, sia in ambito accademico che professionale.

 

 

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