La storia eruttiva, lunga 550mila anni, del più grande vulcano europeo attivo:
l’ Etna
L’ Etna è il più grande vulcano europeo attivo, nonché il più studiato e monitorato al mondo. Le prime manifestazioni eruttive risalgono a circa 550 mila anni fa, caratterizzate da eruzioni sottomarine nell’attuale area di Acicastello (vedi foto 8 fotogallery).
Le eruzioni dei basalti tholeitici continuarono fino a 300 mila anni ad Adrano, Paternò e S. Maria di Licodia.
Dopo l’attività eruttiva del sistema delle Timpe, risalente tra 221 e 111 mila anni fa, le manifestazioni eruttive ebbero luogo nell’area oggi occupata dalla caldera della Valle del Bove. Numerosi centri eruttivi, come il Cuvigghiuni, il Salifizio, il Trifoglietto, rimasero attivi fino a 65 mila anni fa. L’altezza massima del vulcano, circa 3600 metri s.l.m., fu raggiunta durante l’attività del vulcano Ellittico, che intorno a 15 mila anni fasi estinse dopo alcune eruzioni pliniane. Circa 10 anni fa il crollo del fianco orientale del vulcano causa la formazione della Valle del Bove.
Nel 122 a.C. avvenne la più imponente eruzione del Mongibello. L’evento pliniano produsse un vasto deposito piroclastico sul versante sudorientale, causando ingenti danni alla città di Catania.
Nel 1669 l’Etna prepara la più grande eruzione di fianco dell’età moderna. Una lunga frattura interessò il fianco meridionale del vulcano fino ad una quota di circa 700 metri. Le lave distrussero numerosi centri abitati e parte di Catania, dove la linea di costa avanzò di circa 1 chilometro in mare. Tra il XVII e il XXI secolo il vulcano ha prodotto numerose eruzioni di vaste dimensioni. Il 26 maggio 1879 un’eruzione bilaterale coinvolse in fianco meridionale e settentrionale. Quella del 1923 si arrestò nei pressi di Linguaglossa. Qualche anno dopo, nel novembre del 1928, un’eruzione sul fianco orientale distrusse l’intero abitato di Mascali, costruito successivamente più a valle. Nel 1983, per la prima volta, fu controllata l’espansione di una colata attiva tramite deviazioni. Nel 2002 un’eruzione gemella a quella del 1879 è definita “perfetta” per la varietà delle manifestazioni eruttive e geodinamiche.
Dal 2011 una lunga serie di parossismi ha dato origine ad un nuovo cratere sommitale. Le violente esplosioni centrali di dicembre 2015 e maggio 2016 hanno inciso un profondo cambiamento nell’area sommitale del vulcano.
di Guglielmo Manitta
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