A Fisciano (Salerno) un convegno organizzato dall’Ordine dei Geologi della Campania sulla normativa e sulle metodologie di misurazione del radon in ambiente confinato.
Il 25 ottobre 2019, presso la Sala Consiliare del Comune di Fisciano, Salerno, si è tenuto un convegno organizzato dall’Ordine dei Geologi della Campania sulla normativa e sulle metodologie di misurazione del radon in ambiente confinato, con particolare riferimento alla Legge Regionale n. 13 del 8 luglio 2019 della Regione Campania.
Presentazione del Convegno
A fare gli onori di casa è stata la dr.ssa Maria Grazia Farina, Vicesindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Salute; ha introdotto i lavori il dr. geol. Domenico Sessa, Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Campania.
Ha poi svolto la sua relazione il dr. geol. Egidio Grasso, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, che ha illustrato alla gremita sala le iniziative in essere, volte alla formazione ed alla informazione scientifica e legislativa dei geologi.
A seguire ha preso la parola il dr. geol. Francesco Russo, Consigliere dell’EPAP, che si è soffermato in particolare sulla necessità e conoscenza puntuale dei siti inquinati presenti in tutto il territorio nazionale, onde procedere ad idonee bonifiche con il qualificato supporto dei geologi.
Illustrazione scientifica
Il prof. Geol. Domenico Guida di UNISA ha coinvolto la platea in una interessante disquisizione sui metodi di misurazione del Radon e delle attuali iniziative pilota per una più corretta e reale valutazione del rischio radon, sia in ottemperanza alle leggi regionali che alle norme nazionali e sovranazionali.
In questo contesto il prof. Guida ha ribadito che soltanto un approccio di tipo geologico, unito a quello radio-protezionistico possono contribuire esaustivamente alla valutazione del rischio radon perché le competenze del geologo e del fisico da sole non sono sufficienti a definire il rischio.
A valle di tale valutazione vi è poi, nel caso di una indicazione superiore ai limiti prescritti, dell’approccio più squisitamente ingegneristico per la bonifica del sito.
A seguire il dr. fisico Guido Guerracchio della ARPAC ha poi riferito che a valle della pubblicazione della legge regionale 13/2019 sono in corso studi di approfondimento per emanare le Linee Guida alla legge citata, pur in vigenza della stessa.
Il prof. Michele Guida, Fisico di UNISA, ha poi riferito sui principi fisici della emanazione di particelle α da parte dell’isotopo 222Rn del radon e di altri elementi quali il Thoron ed il Potassio 40 e del loro effetto sulla fisiologia umana.
Infine l’ing. ambientale Simona Mancini, di UNISA, ha spiegato ai presenti della potenziale pericolosità degli elementi radioattivi che possono essere inglobati nei materiali da costruzione (pozzolana, tufo, ecc.).
Questi sono quindi soggetti al rilascio radiazioni ionizzanti, potenzialmente pericolose per la salute umana.
Conclusioni
Concludendo il seminario l’ing. Albina Cuomo, di UNISA, ha relazionato i presenti sui casi di studio in corso, primo tra tutti la valutazione del rischio radon, con misure eseguite ad hoc, dell’edificio della Casa Comunale di Fisciano.
A questo punto si può dire che è stata aggiunta una qualificata informazione alle già vaste conoscenze dei geologi, che possono approcciarsi a questa materia con una maggiore cognizione di causa.
I geologi sono infatti ben consapevoli che il tema della radioprotezione sarà oggetto ora ed in futuro di possibili speculazioni da parte di soggetti non idonei, in presenza di una legislazione che alcuni potrebbero interpretare in modo distorto.
Al termine dell’incontro è emerso con chiarezza che il geologo può e deve essere il professionista preposto al vaglio del rischio radon, in piena sinergia con il fisico, esperto qualificato, per addivenire, insieme, alla sua valutazione finale.