Rovigliano, la spiaggia che non c’è (FOTOGALLERY CONOSCEREGEOLOGIA)

Sulla spiaggia di Rovigliano, nel golfo di Napoli, in particolare sul tratto posto a destra della foce del Fiume Sarno, è possibile osservare una quantità enorme di rifiuti.

Plastiche e materiali indifferenziati provenienti, in gran parte, dal fiume più inquinato d’Europa. Guarda la nostra FOTOGALLERY.

 

Oggi, agli inizi del secondo decennio del 2000, in un’epoca in cui in Europa e nel Mondo si parla di ”economia circolare”, il sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi riducendo al massimo gli sprechi, esistono ancora dei luoghi in cui il degrado ambientale è estremo.

Luoghi unici dal punto di vista naturalistico, per interessi paesaggistici e geologici,  sono deturpati e infangati da incuria e senso civico pari a zero.

Uno di questi è la spiaggia di Rovigliano, in finissima sabbia nera di natura vulcanica, nel comune di Torre Annunziata.

La spiaggia di Rovigliano con il Vesuvio sullo sfondo.

 

Un luogo, che gli antichi romani scelsero come loro dimora 2000 anni fa, che attualmente è infangato dalla presenza di un numero inquantificabile di quintali di plastica (inquantificabile in quanto il livello di plastica superficiale, visibile in superficie, potrebbe essere solo quello superiore di numerosi altri presenti nel sottosuolo).

Plastiche di ogni tipo e dimensione sono adagiate sulla spiaggia di Rovigliano, una meraviglia che si immerge nel golfo di Napoli che guarda difronte le isole di Ischia e Capri, la costiera sorrentina sulla sinistra e la maestosità del Vesuvio sulla destra.

Rifiuti sulla spiaggia di Rovigliano

 

Ma non solo plastica, di ogni ogni età, e microplastiche che il mare sta da anni provvedendo a ridurre in brandelli, ma anche altro, vetro, copertoni di automobili e tanto materiale indifferenziato.

Rifiuti sulla spiaggia di Rovigliano, lo Scoglio di Rovigliano sullo sfondo

 

Certo adesso la domanda nasce spontanea, da dove viene tutta quanta questa quantità di rifiuti?

Dal modo in cui sono depositati di sicuro giungono dal mare, un mare in cui si riversa lì, a poche decine di metri, il Fiume più inquinato d’Europa, il Sarno, che inevitabilmente (anzi ”naturalmente”), a seguito delle copiose e periodiche piogge, restituisce alla spiaggia.

La foce del Fiume Sarno

Le foto che vi illustriamo nella fotogallery risalgono al 26 Dicembre 2019, all’indomani delle abbondanti piogge che hanno interessato la Campania pochi giorni prima.

Ma la gente del posto cosa fa?

I segnali di malcontento sicuramente esistono, sono numerosi gli attivisti che negli ultimi anni si sono mobilitati sui social per organizzare squadre di volontari per ripulire la spiaggia. Anche le numerose associazioni ambientaliste locali, simbolicamente, ripuliscono la spiaggia di Rovigliano periodicamente.

La grave situazione sia della spiagga che dei fondali antistanti la foce del Fiume Sarno è emersa anche dalle attività di ricerca e documentazione svolte da Greenpeace e Castalia nell’ambito del Tour MayDaySOSPlastica.

«Uno scenario scioccante con enormi quantità di rifiuti che invadono spiaggia e fondali, figlio inevitabile del modello di consumo basato sull’impiego di grandi quantità di plastica usa e getta», dichiarò a Maggio 2019 Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «Come se non bastasse dobbiamo ricordare che quella documentata è solo la parte visibile del problema, i fiumi possono portare in mare anche grandi quantità di microplastiche non individuabili a prima vista».

Tante parole, ma i fatti per disinquinare fiume, quindi il mare e la spiaggia, dove sono?

 

GUARDA LA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano del 26 dicembre 2019):

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