Con Serena Giacomin, famosa meteorologa e climatologa, abbiamo discusso tematiche importanti legate alla situazione climatica del nostro Pianeta.
In merito al ”lockdown” la nota divulgatrice scientifica ha affermato che ”da questo periodo abbiamo imparato tante cose…ci ha dato l’opportunità di capire come alcune delle nostre abitudini abbiano degli effetti significativi sull’ambiente!”
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Serena Giacomin, nota meteorologa del Centro Epson Meteo, divulgatrice scientifica per le reti Mediaset, nonché Presidente dell’Italian Climate Network, ha concesso un’interessante intervista alla nostra testata giornalistica.
Alla Dr.ssa Giacomin abbiamo chiesto cosa è successo realmente nella fase di lockdown.
”La fase di lockdown ha determinato un calo significativo dei Diossidi di Azoto” – ha spiegato la meteorologa – ”un inquinante molto nocivo per la salute umana”, emesso dal traffico veicolare, mentre ”altri inquinanti non hanno avuto un calo così significativo…come per esempio le Pm10 e le Pm2,5”.
Sulla percezione del rischio relativo ai cambiamenti climatici da parte dell’uomo, la Dr.ssa Giacomin è stata chiara.
Sicuramente, rispetto alla percezione del rischio sismico o idrogeologico questo rischio ”è percepito ancora più lontano” e per rimediare ”occorre cambiare la comunicazione…gli scienziati si stanno dando da fare sull’aspetto comunicativo…i dati scientifici si danno non per terrorizzare la gente ma perché dovrebbero diventare strumenti decisionali”.
Con Serena Giacomin non potevano non parlare di cambiamenti climatici.
La climatologa ha affermato che “…i dati scientifici sono pessimisti e descrivono un quadro che non promette niente di buono…il cambiamento climatico è un emergenza di oggi… gli effetti già si vedono e sono preoccupanti”.
In effetti, basta pensare a tutti i segnali rivelatori che il cambiamento climatico ci sta inviando e che gli scienziati come Serena Giacomin non smetteranno mai di far notare, come l’aumento del calore terrestre e oceanico e l’accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento del livello del mare.
Questi effetti provocano un “effetto domino”, ovvero una reazione a catena di eventi ad essi legati (tantissimi) che influenzano gli ecosistemi terrestri e marini causando eventi di grande impatto: incendi boschivi, ondate di calore, cicloni tropicali, siccità, inondazioni e mettendo a rischio gli habitat, la sicurezza del cibo e la salute di tutti gli esseri viventi.
Serena Giacomin nel corso dell’intervista ha accennato a una bellissima frase di uno psicologo norvegese: “La distanza della nostra soluzione al cambiamento climatico è di circa 8 pollici, che è la distanza tra le nostre orecchie ed è tutta nel nostro cervello”.
Già, sta tutta lì e visto che le evidenze non si possono più negare è il momento di fare la nostra parte.