Le parole del geologo e sismologo Alessandro Amato (INGV): ”un forte terremoto può avvenire in ogni parte d’Italia, bisogna lavorare alla messa in sicurezza.”
In questi ultimi mesi, da quando il 24 agosto 2016 il terremoto di Amatrice ha sconvolto le aree del Centro Italia appenninico, la parola “terremoto” è diventata virale sul web. Moltissime persone che non si erano mai interessate alla sismicità dell’Italia, ben studiata e documentatissima da diversi decenni, hanno iniziato ad interessarsene.
I tempi attuali però, fatti di valanghe di informazioni spesso molto brevi, “acchiappa-click” e indirizzate allo scoop, mescolate con una diffusa tendenza del lettore a leggere rapidamente le notizie, soltanto titoli o poche frasi estrapolate dal contesto (colpa anche dei supporti elettronici e delle nostre vite frenetiche e precarie), hanno portato a una situazione di continuo allarme che rasenta talvolta l’isteria collettiva. Non è questo quello che serve all’Italia. Non serve all’Italia una situazione di continuo allarme, in cui ad ogni scossa di magnitudo 3 o 4 parta il solito chiasso di dichiarazioni incrociate e spavento collettivo, né una continua tendenza alla polemica su cose dette o non dette, capite male o espresse male, eccetera. La sismicità del paese è nota da decenni, quello che serve con urgenza è un enorme piano di messa in sicurezza che ci metta al riparo dagli eventi del futuro, che sicuramente prima o poi avverranno.
Torna a ricordarcelo Alessandro Amato, geologo e sismologo dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), autore del libro “Sotto i Nostri Piedi”, che ha pubblicato ieri un post pubblico sul suo profilo Facebook. Serviranno anni, ma forse è proprio la calma e la determinazione di cui parla Amato, e non l’isteria dettata dalla paura, che regalerà ai nostri figli un’Italia sicura.
“Ieri stavo guardando una delle mappe del rapporto che ogni settimana l’Ingv invia al Dipartimento della Protezione Civile (DPC) – scrive Amato – con le informazioni sull’attività sismica in Italia“. “Oltre ai moltissimi terremoti in centro Italia (il periodo di tre mesi comprende i forti eventi della fine di ottobre), ogni regione ha avuto i suoi eventi sismici, come sempre“. “Ai politici, cittadini, ai sindaci, ai giornalisti che si interessano al rischio sismico solo quando c’è qualche tragedia, o il piccolo terremoto di magnitudo 3 o 4 nei loro paraggi, vorrei ricordare che un terremoto al di sopra della soglia del danno (diciamo sopra 5) potrebbe arrivare in qualunque momento in qualsiasi parte d’Italia, non solo nelle aree indicate dalla Commissione Grandi Rischi, e con ogni probabilità nessuno vi avviserà il giorno prima”.
“Mentre lo aspettiamo – continua la nota di Alessandro Amato – invece di fare gli scongiuri (vi ho visto…), pre-occupiamocene. Cominciamo. Ora, subito, adesso. Con calma e determinazione, senza gli allarmismi e gli isterismi dettati dalla paura, dal senso di impotenza dell’ultim’ora, dalla ricerca dello scoop. Se verrà tra un bel po’ di anni, come è lecito sperare, e nel frattempo avremo messo in sicurezza le scuole, gli ospedali, i luoghi frequentati dal pubblico, fatto controllare e adeguare o rinforzare le nostre case, avremo meno vittime, feriti, danni, e potremo vivere senza la paura. Almeno facciamo questo regalo ai nostri figli”.
IMMAGINE IN EVIDENZA: il Dr. Alessandro Amato (da INGV)