Come per ogni sequenza sismica, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha iniziato la revisione dei terremoti avvenuti nei giorni scorsi in Italia centrale. In particolare, grazie alla disponibilità di nuovi dati delle reti sismiche locali e regionali appartenenti anche ad istituzioni italiane o estere, l’Istituto sta procedendo alla rilocalizzazione degli eventi sismici già analizzati dalla Sala Operativa di Monitoraggio Sismico INGV di Roma.
Questo il percorso dell’analisi dati dai primi minuti dal verificarsi di un terremoto alle settimane successive:
- Il primo e quello più immediato avviene presso la Sala Operativa di monitoraggio sismico INGV di Roma dove per 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, sismologi e tecnici specializzati studiano ed elaborano i dati trasmessi in tempo reale dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale. In questo caso, è cruciale la tempestività delle comunicazioni di quanto sta accadendo. In caso di terremoto si effettua un’analisi accurata del fenomeno e si trasmettono in pochi minuti al Dipartimento di Protezione Civile la posizione dell’ipocentro, la magnitudo Richter ML, la lista delle località più vicine all’epicentro. Tali informazioni sono fondamentali per stimare rapidamente gli effetti del terremoto e per pianificare la gestione di una eventuale emergenza. Tutti i dati vengono resi pubblici sui siti web, i social media e le App dell’INGV dopo alcuni minuti dal verificarsi di un terremoto.
- Il secondo passo è quello del Bollettino Sismico Italiano e viene effettuato nelle ore, giorni e settimane successive, a seconda delle urgenze e del carico di lavoro. Il Bollettino Sismico Italiano prevede una revisione sistematica dei dati, già elaborati in tempo reale dalla Sala Operativa di monitoraggio sismico, da parte di un analista sismico. Questa revisione include, tra l’altro, il ricalcolo delle magnitudo, il raffinamento delle localizzazioni, l’integrazione con ulteriori dati che si siano resi nel frattempo disponibili, il rendere uniforme le elaborazioni.
- Un terzo passo riguarda l’analisi dettagliata delle sequenze sismiche e dei terremoti di maggiore interesse, per i quali vengono utilizzati metodi sismologici più complessi. Questi metodi possono essere sia standard che sperimentali e consentono di estrarre una maggiore informazione dai dati.
Già pochi minuti dopo il terremoto (M6.0) delle 03:36 del 24 agosto è stato raddoppiato il numero degli analisti in Sala Operativa di monitoraggio sismico INGV di Roma per elaborare in tempo reale la gran mole di dati in arrivo, per soddisfare al meglio le necessità informative del Dipartimento della Protezione Civile e le esigenze di gestione durante l’emergenza.
L’INGV ha iniziato, sin da subito, la seconda e terza fase che include il Bollettino Sismico Italiano e le elaborazioni più avanzate, con lo scopo di migliorare i risultati utili alla gestione dell’emergenza e alla popolazione in generale. Queste elaborazioni si traducono, come è naturale, in risultati nuovi o diversi, ma comunque più accurati rispetto alle elaborazioni effettuate in tempo reale. Come sempre, questi risultati saranno resi pubblici nelle prossime ore e comunque non appena disponibili.
FONTE
Nota Stampa INGV
Roma, 30 agosto 2016