Lo scorso 3 Marzo abbiamo fotografato lo spettacolare fenomeno delle fumarole osservabili alle pareti del cratere del Vesuvio.
Ma cosa sono le fumarole e perchè si studiano?
Il Vesuvio, il più studiato e pericoloso vulcano del Pianeta Terra, attualmente presenta il condotto ostruito.
Per questo motivo una parte dei gas arriva in superficie infiltrandosi tra le numerose sequenze laviche e sabbiose, molto fratturate.
Da dove provengono i gas
Il magma proveniente dal mantello terrestre, risalendo, è sottoposto a forti diminuzioni di pressioni, e questo facilita la ”liberazione” di fluidi che lo costituiscono, insieme alla roccia fusa. Tra i fluidi ricordiamo:
- acqua sotto forma di vapore (H2O),
- anidride carbonica (CO2),
- anidride solforosa (SO2)
- idrogeno solforato (H2S)
- acidi fluoridrico (HF) e cloridrico (HCl).
Questo fenomeno produce la formazione delle fumarole la cui temperatura è normalmente molto elevata, dai 100° a 900°C .
In prossimità del cratere del Vesuvio, in questo periodo in particolare, i gas bollenti a contatto con l’aria fresca in superficie sono molto evidenti. Le enormi nuvole di fumo prodotto sono semplicemente la condensa che di produce in seguito al drastico sbalzo di temperatura, che produce, appunto, la fumarola.
Cosa indicano e perchè sono importanti le fumarole?
Il cambiamento dell’attività di un campo fumarolico, pertanto le variazioni di temperatura e composizione chimica dei gas emessi, sono un possibile indicatore che aiuta gli esperti a capire se un vulcano sta entrando in una fase pre-eruttiva.
Per questo motivo le fumarole del principale vulcano quiescente al Mondo sono sottoposte ad un’intensa attività di monitoraggio.
La Fotogallery
Lo scorso 3 marzo abbiamo approfittato delle perfette condizioni climatiche, per scattare una sequenza fotografica che illustra molto bene il fenomeno, suggestivo e soprattutto indicativo del fatto che il Vesuvio è un vulcano attivo.