La geologa Giorgia Ferraioli con uno studio sulle Dolomiti e la scrittrice norvegese Maja Lunde con il romanzo La storia dell’acqua sono i vincitori della XIV Edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente” per la Ricerca e la Comunicazione
un’iniziativa unica al mondo per la promozione di una cultura dell’acqua
la tutela e la salvaguardia del patrimonio idrogeologico
Menzione Speciale della Giuria al Museo Nazionale delle Acque Minerali di Crodo
La premiazione all’Università di Padova
Padova, 20 febbraio 2019 – La geologa Giorgia Ferraioli e la scrittrice norvegese Maja Lunde si aggiudicano la
XIV Edizione del Premio “Elio Botti – Come Acqua Saliente” rispettivamente per la Ricerca e la Comunicazione.
Della tesi di laurea magistrale di Giorgia Ferraioli, dal titolo “Application of DNA gene sequencing as a tracer
method for deciphering the hydrogeology of the Pale di San Martino plateau in the Dolomites (Italy)” la Giuria
ha apprezzato “l’applicazione di un metodo innovativo e multidisciplinare di tracciamento dei percorsi
sotterranei delle acque, da quando si infiltrano a quando emergono in sorgenti. Uno strumento importante per
proteggere le acque dall’inquinamento”.
Nella sezione Comunicazione, La storia dell’acqua, per i tipi di Marsilio di Venezia, che la Giuria ha definito “un
romanzo-reportage tra passato, presente e futuro”, ha convinto per “l’approccio inedito, alla ricerca di quel vero
che c’è nell’acqua, e che il lucido racconto di Maja Lunde sottrae all’oblio e al sonno della ragione”.
Il Museo Nazionale delle Acque Minerali Carlo Brazzorotto di Crodo, ha ricevuto Menzione speciale della Giuria
nella sezione Fuori Concorso in quanto “assolve non solo ad un compito scientifico e culturale, ma anche
sociale, che ne certifica il ruolo di istituzione educativa all’avanguardia in termini di ricerca, studio, istruzione,
sensibilizzazione nella promozione di una cultura dell’acqua, per la tutela del nostro patrimonio idrogeologico”.
“Dalla realtà a noi più prossima, come lo studio in ambito dolomitico, alle riflessioni della scrittrice norvegese,
anche quest’anno il Premio ha intercettato lavori molto innovativi, di alto profilo, maturati in ambiti diversi e
destinati a sensibilità diverse, che danno un contributo sempre più ampio e costruttivo alla promozione di una
cultura dell’acqua per la salvaguardia del nostro patrimonio idrogeologico”. Così ha sintetizzato Fabio Botti,
Presidente del Premio e titolare della BOTTI ELIO Impresa Perforazioni.
Valorizzando la sinergia che fin dall’inizio si è confermata quanto mai proficua ed efficace, la cerimonia di
proclamazione dei vincitori della XIV edizione del Premio “Elio Botti” ha avuto luogo ieri, 20 febbraio, nella
sede del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, in occasione del Seminario di Studi dal titolo Dalle
caratteristiche dei pozzi ai sistemi di sollevamento, nell’ambito del ciclo La Progettazione dei pozzi per acqua –
Università, Progettisti e Imprese a confronto.
Ancora una volta, la manifestazione si è rivelata un evento nell’evento, dove l’illustrazione dei lavori premiati si è
confermata un eccezionale momento di aggiornamento tecnico-scientifico e culturale.
L’iniziativa, a cura di Geo&Drill Service Srl, è stata promossa da BOTTI ELIO – Impresa Perforazioni Sas e da
CO.ME.TRI.A. Srl
Nel suo felice connubio tra ricerca e comunicazione, dopo un percorso che negli anni lo ha portato dall’Italia
all’Europa fino a oltre l’Atlantico, e lo ha visto incontrare l’acqua in tante sue declinazioni di eccellenza, il
Premio Elio Botti – Come Acqua Saliente per la Ricerca e la Comunicazione è giunto alla XIV Edizione.
FONTE: comunicato stampa BOTTI ELIO – COMETRIA