INGV: Terremoti profondi nel mar Tirreno, 28 e 29 ottobre 2016

Il 28 e 29 ottobre 2016 sono avvenuti due terremoti profondi in Italia: il primo terremoto di magnitudo 5.7 ieri, 28 ottobre 2016, alle ore 22:02 italiane (20:02 UTC) nel Mar Tirreno a una profondità di circa 470 km; il secondo evento di magnitudo 4.3 oggi, 29 ottobre 2016, alle ore 13:58 italiane (11:58 UTC) in provincia di Potenza a una profondità di 270 km.

 

Localizzazione dei terremoti profondi avvenuti il 28 ottobre 2016 alle ore 22:02 italiane (magnitudo 5.7) nel Mar Tirreno e il 29 ottobre 2016 alle ore 13:58 italiane (di magnitudo 4.3) in provincia di Potenza.

Localizzazione dei terremoti profondi avvenuti il 28 ottobre 2016 alle ore 22:02 italiane (magnitudo 5.7) nel Mar Tirreno e il 29 ottobre 2016 alle ore 13:58 italiane (di magnitudo 4.3) in provincia di Potenza.

Nella regione italiana la maggior parte dei terremoti avviene tra 0 e 20 km di profondità, nella crosta superiore. Tuttavia, a causa dei complessi fenomeni geologici che hanno portato alla sua attuale configurazione, la nostra penisola è interessata in alcune aree da terremoti intermedi e profondi (fino a 600 km).

Questa sismicità, tipica delle zone di contatto tra placche oceaniche e continentali come quelle del margine dell’oceano Pacifico e dell’oceano Indiano, si manifesta nel nostro paese laddove la litosfera del Mar Ionio si approfondisce sotto l’arco calabro e il Tirreno meridionale. Il Mar Ionio, infatti, rappresenta il relitto di un antico grande oceano che occupava la regione del Mediterraneo e che è stato “subdotto” e in parte riassorbito nel mantello terrestre per decine di milioni di anni prima sotto le Alpi e poi sotto gli Appennini.

Epicentri dei terremoti del Tirreno e dell’Appennino meridionale dal 1 gennaio 2010 a oggi. L’epicentro dell’evento del 28 ottobre 2016 alle ore 22:02 italiane (magnitudo 5.7) è la stella viola al centro del mar Tirreno. I simboli blu, viola e rossi indicano i terremoti più profondi della regione, mentre quelli gialli e arancio sono i terremoti crostali (profondità inferiori a 20 km).

Epicentri dei terremoti del Tirreno e dell’Appennino meridionale dal 1 gennaio 2010 a oggi. L’epicentro dell’evento del 28 ottobre 2016 alle ore 22:02 italiane (magnitudo 5.7) è la stella viola al centro del mar Tirreno. I simboli blu, viola e rossi indicano i terremoti più profondi della regione, mentre quelli gialli e arancio sono i terremoti crostali (profondità inferiori a 20 km).

Nella regione del Tirreno sono piuttosto frequenti i terremoti profondi, a causa della subduzione della litosfera ionica sotto la Calabria. La figura mostra i terremoti profondi (simboli blu, viola, rossi) nel Mar Tirreno.

Si parla molto di una relazione tra questi eventi e il Marsili, il vulcano sottomarino che si trova sul fondo del Tirreno a partire da circa 3000 metri sotto il livello del mare e si innalza per 2000 metri. La scossa di magnitudo 5.7 è accaduta a oltre 470 km di profondità e non può assolutamente essere considerata come un segnale di attività del Marsili.

Nonostante l’elevata profondità ipocentrale il terremoto, avvenuto il 28 ottobre 2016 alle ore 22:02 italiane (magnitudo 5.7) nel Mar Tirreno, è stato avvertito in modo molto lieve dalla popolazione calabrese, probabilmente perché il corpo in subduzione ha favorito la propagazione verso la superficie in direzione della Calabria, come testimoniano i questionari arrivati fino a questo momento sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/. Di seguito la mappa (aggiornata alle ore 16:09 di oggi) che mostra la distribuzione dei risentimenti sul territorio in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg).

mappa-risentimenti

Mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio come ricostruito dai questionari on line. La mappa contiene una legenda (sulla destra). Con la stella in colore viola viene indicato l’epicentro del terremoto, i cerchi colorati si riferiscono alle intensità associate a ogni comune. Nella didascalia in alto sono indicate le caratteristiche del terremoto: data, magnitudo (ML) profondità (Prof) e ora locale. Viene inoltre indicato il numero dei questionari elaborati per ottenere la mappa stessa.

FONTE: Nota Stampa INGV, Roma, 29 ottobre 2016

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