”Un rischio calcolato? L’uomo di fronte ai fenomeni naturali, tra studio delle cause e governo delle conseguenze”, questo il titolo della Tavola Rotonda tenutasi ieri mattina a Napoli, nel corso dell’ultimo giorno dell’ 88° Congresso della Società Geologica Italiana.
Terremoti, frane, eruzioni, alluvioni e cambiamenti climatici sono eventi che per la natura sono semplicemente fenomeni, ma per l’uomo possono diventare vere e proprie catastrofi. Un rischio che non si misura soltanto sul piano scientifico, con la capacità di prevedere questi fenomeni studiandone il funzionamento, ma anche su quello culturale, coinvolgendo le forme di interazione e di convivenza tra l’uomo e la natura.
Su questi temi si sono si confrontati gli esperti Sergio Bertolucci, Presidente della Commissione grandi rischi, Fausto Guzzetti, Direttore dell’IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica) CNR, Massimo Frezzotti, Ricercatore del Laboratorio di “Osservazione e Analisi della Terra e del Clima” dell’ENEA e Carlo Doglioni, Direttore dell’ INGV, Professore di Geologia strutturale presso l’Università di Roma La Sapienza,
con i giornalisti Antonello Caporale (de Il Fatto quotidiano), Enrico Salvatori (di Radio radicale) e Marco Dedola (di Rainews).
Il dibattito, coordinato magistralmente da Fosco d’Amelio (geologo, autore radiotelevisivo e divulgatore scientifico), è iniziato dall’analisi dell’attuale conoscenza dei fenomeni naturali, per spingersi nel campo sociale e politico delle scelte individuali e collettive, alla ricerca millenaria di un equilibrio.
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