Con la pubblicazone sul Bollettino della Regione Campania n.1 del 4 gennaio 2016 della Delibera n. 814 del 23/12/2015, finalmente la Regione Campania ha recepito le Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri 52 del 2013 e 171 del 2014. In questo modo , la Regione permetterà di erogare soldi ai Comuni a rischio Sismico al fine di eseguire gli Studi di Microzonazione Sismica.
Per la precisione le risorse già trasferite alla Regione Campania, relative alle annualità 2010, 2011, 2012 e 2013 per gli studi di Microzonazione sismica sono 6.181.833,57euro; la Delibera n. 814 del 23/12/2015 approva le Ordinanze 52 del 2013 e 171 del 2014 e destina 4.371.670,22 euro per la redazione di tali studi.
Una vera e propria notizia incoraggiante soprattutto per i geologi campani specializzati del settore in quanto la Campania era rimasta all’erogazione delle somme afferenti alla O.P.C.M. 3907/2010 annualità 2010. Causa anche dei limitati tetti di spesa imposti dal Patto di Stabilità interno che non hanno consentito di impegnare le risorse trasferite alla Regione Campania per le annualità successive al 2010 e, di conseguenza, le corrispondenti ordinanze nn.4007/12, 52/13 e 171/14 non hanno avuto concreta attuazione.
Ma cosa significa eseguire una microzonazione sismica (MS) e perché è così importante svolgerle. Eseguire uno studio di MS significa valutare la pericolosità sismica a livello comunale, attraverso l’individuazione di zone del territorio caratterizzate da comportamento sismico omogeneo.
Il prodotto finale di questi studi è costituito da mappe del territorio in cui sono indicate zone stabili, nelle quali non si ipotizzano effetti locali di rilievo di alcuna natura, zone stabili suscettibili di amplificazioni locali, nelle quali sono attese amplificazioni del moto sismico,e zone suscettibili di instabilità, nelle quali gli effetti sismici attesi e predominanti sono riconducibili a deformazioni permanenti del territorio.
Lo scopo, quindi, di una buona microzonazione sismica, è soprattutto quello di pianificare dove costruire le future opere edilizie e quindi capire quali sono le zone (o microzone), più o meno sicure sotto l’aspetto sismico.
Diciamo che era ora che la Campania recepisse le Ordinanze Nazionali, in modo tale che gli studi di microzonazione sismica possano essere finanziati con i contributi concessi alle Regioni ed agli Enti Locali, nel limite delle risorse disponibili.