Al Marmomacc di Verona, Convegno dei Geologi per capire il ruolo della geologia nel settore di tutta la filiera produttiva delle pietre ornamentali.
Ieri pomeriggio a Verona, presso il Palaexpo della Fiera di Verona, in cui si stà svolgendo il Marmomacc, la più importante manifestazione internazionale dedicata a marmi, graniti, tecnologie, design e formazione, il Consiglio Nazionale dei Geologi ha organizzato un convegno dal titolo ”LE PIETRE ORNAMENTALI: UNA RISORSA DEL TERRITORIO VALORIZZAZIONE DI UNA ECCELLENZA ITALIANA, ASPETTI AMBIENTALI E DI SICUREZZA.
Attività estrattiva, lavorazione della pietra e mercato delle pietre lavorate: attività economiche che possono conciliare la valorizzazione delle risorse del territorio nel rispetto dell’ambiente. Il ruolo chiave della geologia”.
Al convegno, iniziato alle 14:30 e moderato dal Dr. Paolo Spagna, membro del Consiglio Nazionale dei Geologi, hanno partecipato circa 80 geologi professionisti.
Il Dr. Spagna ha salutato le autorità commentando che ”la situazione del mercato delle pietre lapidee grezze e lavorate pare abbia una sua ripresa, dopo un breve periodo in cui ha segnato il passo, … i geologi devono trovarsi aggiornati e preparati, è un mercato che senza l’attività professionale non avrebbe senso.”
Dopo i saluti di Spagna è intervenuto Filiberto SEMENZIN, Presidente Centro Servizi Marmo Scarl Volargne di Dolcè (Vr) che ha fatto un panorama completo dei materiali lapidei, parlando delle pietre ornamentali come risorsa di un territorio. Semenzin ha parlato anche delle azioni di tutela e ha puntato soprattutto il dito sulla valorizzazione dei materiali che hanno fatto la storia di un territorio.
Dopo Semenzin è stata la volta dell’Ing. Maura Pellegri, Dirigente ASL Massa Carrara, che ha discusso dei problemi ambientali e di sicurezza lagati alle attività estrattive.
L’ing. Pellegri ha iniziato il suo intevento dicendo che…” in Toscana il settore estrattivo non è in crisi, ci sono panorami eccezionali, questo non risolve il problema legato alla atteggiamento negativo che il contesto sociale ha nei confronti delle cave e dell’ambito estrattivo.”
Dopo aver illustrato, fotograficamente, casi di infortuni in cava, dimostrando come esista uno stretto rapporto tra mezzi d’opera in cantiere e materiali, l’Ing. Pellegri ha concluso quindi dicendo che ”l’aspetto ambientale a livello sociale è il più importante per il settore estrattivo e che è inaccettabile che la distruzione di risorse avvenga con la perdita di vite umane.”
Al terzo intervento del convegno si è parlato di ”Analisi di stabilità e monitoraggio di fronti di scavo in roccia” con il
Prof. Nicola CASAGLI, del Dipartimento di Scienze della Terra di Firenze, il quale ha spiegato le nuove e tradizionali tecniche di studio dei fronti di scavo.
”La pietra naturale: dalla produzione allo smaltimento. Situazione e prospettive per la gestione dei residui estrattivi, di lavorazione e di demolizione” è stato l’intervento del Dr. Paolo MALESANI, della Provincia di Verona, il quale ha fatto un quadro storico legislativo della gestione dei risidui estrattivi di lavorazione e demolizione.
Malesani ha chiarito molto bene la differenza tra gli scarti di estrazione (discarica di cava) o di residui di prima lavorazione, regolati nell’approvazione (dalla Regione Veneto) del progetto di cava, e i residui di lavorazione di pietre e marmi (come limi e cocciame), da smaltire secondo un preciso codice CER.
Il Prof. Alessandro REINA, del Politecnico di Bari e Consigliere Consiglio Nazionale Geologi, ha poi parlato della progettazione dei possibili scenari di recupero di grandi aree estrattive facendo l’esempio del bacino di Apricena in Puglia, facendo anche un quadro geologico e idrogeologico dell’area.
Infine è stata la volta dei Geologi Liberi professionisti, Rosa Maria DI MAGGIO e Anna Maria FERRARI, che hanno illustrato, con esempi pratici e casi reali, come la geologia forense possa essere una nuova frontiera delle Scienze Geologiche.
In particolare, la Dr.ssa Di Maggio ha illustrato come la geologia possa essere di fondamentale importanza e di supporto alle forze di polizia e alla magistratura per la risoluzione di casi di reati ambientali ma anche di omicidi. La Dr.ssa Ferrari, invece, ha parlato del ruolo e dell’importanza della consulenza del geologo, a imprese e privati, per la scelta dei materiali di pregio e di qualità.
Un convegno di aggiornamento, quello di ieri, sicuramente ricco di spunti interessanti per i geologi e che ha di certo dimostrato come il geologo e la geologia sono indiscutibilmente importanti nel settore di tutta la filiera produttiva delle pietre ornamentali.
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