I geologi di supporto per l’emergenza sismica in Italia centrale

In che modo i geologi  hanno contribuito, con la loro professionalità, all’attività di supporto alla Di.Coma.C. per l’emergenza sisma Italia Centrale

Tra il 24 agosto 2016 ed il 18 gennaio 2017 l’Italia Centrale è stata interessata da una serie di eventi sismici definiti, dall’INGV, sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso.

La prima forte scossa si è verificata alle ore 3:36:32 del 24 agosto 2016 e ha avuto una magnitudo momento pari a 6.0, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP). Due importanti repliche sono avvenute il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano con magnitudo momento pari a 5.4 e 5.9, tra i comuni di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera (MC). L’Evento più significativo si è verificato il 30 ottobre 2016 alle 0re 07:40 con magnitudo momento 6.5 e con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci (PG). Infine in data 18 gennaio 2017 è avvenuta una nuova sequenza di quattro scosse di magnitudo superiore a 5, con massima pari a 5.5 ed epicentri localizzati tra i comuni di Montereale, Capitignano e Cagnano Amiterno (AQ).

A seguito dei suddetti eventi sismici il Consiglio Nazionale dei Geologi, in accordo con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, ha mobilitato diversi nuclei di geologi a supporto della Funzione Censimento Danni e rilievo agibilità, che hanno svolto le loro attività da fine settembre 2016 fino a marzo 2017.

L’attività svolta, di supporto ai Centri Operativi Regionali (COR) e Comunali (COC) ed alle squadre di tecnici agibilitatori, è legata sostanzialmente al software Erikus, applicativo del Sistema di Informazione Geografica Libero e Open Source QGis.

Il software Erikus (Emergenza e Richieste sopralluogo Unità Strutturali) è un applicativo personalizzato per la gestione, a livello comunale, delle campagne di sopralluogo post-evento sugli edifici danneggiati. Il software è stato implementato dal Settore Sismico della Regione Piemonte e da Arpa Piemonte in base a un modello procedurale progettato dal Dipartimento della Protezione Civile, e dopo una breve fase di sperimentazione messa in campo durante un’esercitazione, è stato utilizzato per le attività di gestione dei dati relative alle richieste di sopralluogo e delle schede di agibilità. Il software Erikus consente, infatti, la gestione e la rappresentazione cartografica delle domande di sopralluogo post-terremoto presentate dai cittadini al Comune ed è funzionale alla gestione di richieste ed esiti di agibilità.

Il programma delle squadre di geologi mobilitati prevedeva un primo giorno a Rieti finalizzato l’organizzazione delle attività da svolgere, con una lezione sull’utilizzo del software Erikus e l’individuazione dei Centri Operativi da Supportare.

Il cospicuo lavoro da svolgere consisteva nell’attività di supporto ai vari Centri Operativi Comunali e Regionali per l’utilizzo di Erikus e dunque istallazione del software QGis e dell’applicativo Erikus, lezioni ed indicazioni sull’utilizzo degli stessi, organizzazione delle modalità di archiviazione delle richieste di sopralluogo da parte dei cittadini, predisposizione delle schede giornaliere da fornire ai tecnici agibilitatori per individuare gli edifici da rilevare ed archiviazione delle schede Aedes e/o Fast compilate.

Il supporto fornito alle Funzioni Censimento Danni dei vari COC è stato significativo, in quanto è importante la difficoltà, per i tecnici comunali, gestire la notevole quantità di dati e di informazioni nel minor tempo possibile al fine di caratterizzare gli edifici in funzione della loro agibilità e dare risposte rapide ai cittadini. La possibilità di implementare i dati in ambiente GIS in maniera semplificata tramite l’utilizzo di un applicativo quale Erikus ha consentito, pur tra le mille difficoltà legate in particolare ai mezzi a disposizione, all’instabilità del QGis ed alla scarsa propensione alle novità da parte degli operatori, ha consentito di velocizzare ed ottimizzare il rilievo del danno e la pianificazione dei successivi interventi.

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