Peduto: ”Questo terremoto ha dimostrato che si può mettere in sicurezza un territorio..manca lo strumento essenziale che noi geologi chiediamo da 10 anni, il fascicolo del fabbricato… Noi dimentichiamo sempre gli effetti di sito, la problematica della geologia e dell’importanza della microzonazione sismica perchè è questo che fa la differenza”..con l’autorizzazione sismica è necessaria la verifica di tutti gli elaborati di un progetto, basterebbe questo per costruire piu in sicurezza”.
Ospite della trasmisisone Linea Notte andata in onda ieri sera su RAI3, Francesco Peduto, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.
Peduto, nel corso del suo intervento, ha spiegato, che: ”Questo terremoto ha dimostrato che si può mettere in sicurezza un territorio…Norcia, che rientra in area epicentrale, non ha subito danni grazie ai lavori di consolidamento che sono stati fatti dopo il terremoto del 1979 e del 1997. Gli ottimi interventi di consolidamento hanno resistito, le case sono state lesionale, ma non hanno provocato vittime.”
Il presidente dei Geologi, parlando dei soldi da investire per la prevenzione, ha detto che: ”Uno studio del Ministero dell’Ambiente dice che spendere in prevenzione significa spendere dieci volte in meno rispetto al riparo dei danni successivi”.
In merito alla mappatura degli edifici a rischio sismico Peduto dice: ”Manca lo strumento essenziale che noi geologi chiediamo da 10 anni, il fascicolo del fabbricato, in cui andrebbe inserita una scheda sulla certificazione sismca di un edificio. Chi deve comprarare una casa deve comiciare a pensare anche alla sicurezza”.
Il Presidente dei Geologi, in merito al progetto di investimenti, ribadisce: ”Bisogna iniziare, noi lo aupichiamo da anni, è da anni che diciamo che bisogna partire con la pianificazione e con la volontà politica di farlo…se un edificio pubblico definito ”strategico” come un ospedale viene evacuato, vuol dire che siamo molto lontani…possiamo solo augurarci che per una volta questa parola, ‘pianificazione‘, venga messa in atto”.
”Per una volta voglio essere ottimista – prosegue Peduto – finalmente si parla di pianificazione della prevenzione, sistemi sinergici da mettere insieme. In Italia per i terremoti ci sono il 20-50% delle vittime per il comportamento errato delle persone durante l’evento… riportiamo l’educazione civica e ambientale nelle scuole che racchiude anche i rischi”.
Peduto, rappresentante dei geologi, prende la parola e dice: ”Per una volta vorrei parlare di geologia, parliamo sempre del costuito ma poco del terreno. Il sindaco di Accumuli da detto che le case ubicate su alluvioni sono più distrutte e meno distrutte quelle dove ci sono le rocce. Noi dimentichiamo sempre gli effetti di sito, la problematica della geologia e dell’importanza della microzonazione sismica perchè è questo che fa la differenza…tra due case simili vicine, per cui una casa resiste al sisma e l’altra no, dipende dall’accerazione di sito poco studiata. Le mappe che esistono sono aggiornate, ma generiche. A l’Aquila ci sono stati molti effetti di sito che sono situazioni da studiare nel dettaglio, casa per casa”.
Alla domanda di quanti soldi occorrono per la sicurezza, dice: ”Non è importante la cifra esatta ma è importante cominciare, le emergenze devono essere una priorità del Governo. Troppe vittime in Italia.”
In conclusione Peduto parla della cartografia geologica e delle nuove normative: ”La conoscenza è indispensabile. In Italia abbiamo il progetto CARG non ancora ultimato, che si è fermato e che è indispensabile per conoscere e progettare bene e in sicurezza, infine, dopo l’Aquila ci sono state norme più stringenti sulla edificazione, ma non sono messe in atto… si è passati dal deposito dei calcoli al Genio Civile di un progetto, all’autorizzazione sismica, e questo si fà in pochissime Regioni in Italia. Con l’autorizzazione è necessaria la verifica di tutti gli elaborati di un progetto, basterebbe questo per costruire piu in sicurezza”.